L'Ue è chiamata a riflettere sulle azioni che danneggiano la propria sicurezza energetica

(CRI Online)venerdì 15 luglio 2022

In non pochi paesi europei la catena di approvvigionamento energetico è stata danneggiata ed il prezzo dell'energia è continuato ad aumentare a causa degli effetti negativi portati dal conflitto tra Russia e Ucraina e dalle sanzioni imposte a Mosca dai paesi occidentali.

È importante notare che questa difficile situazione è ormai estesa anche alla questione del cambiamento climatico; diversi paesi europei hanno fatto marcia indietro sulla propria politica energetica, mettendo a rischio la credibilità internazionale dell'Ue e l'impegno di tutti i paesi nel rispondere al cambiamento climatico.

Tutti i membri della comunità internazionale hanno la responsabilità di fornire una risposta congiunta al problema del cambiamento climatico non influenzata da fattori geopolitici. Per questo, l'Ue è chiamata a riflettere sulle azioni intraprese a danno della propria sicurezza energetica, come le sanzioni verso Mosca, e non a cambiare le proprie politiche energetiche contravvenendo agli impegni presi sulla questione del cambiamento climatico.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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