Portavoce del Ministero degli Esteri: la politica estera della Cina è sinonimo di pace nel mondo e sviluppo comune

Martedì 6 dicembre la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha ribadito che la politica estera cinese è sinonimo di pace nel mondo e sviluppo comune.

Mao ha fatto le osservazioni durante una regolare conferenza stampa, in risposta a una domanda riguardante le opinioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo articolo pubblicato sulla rivista Foreign Affairs, secondo cui l'ascesa della Cina non implica l'isolamento di essa o un freno alla cooperazione e nel quale afferma di non condividere l'opinione che si avvicini l'alba di una nuova guerra fredda.

Mao ha affermato che la politica estera della Cina è sinonimo di pace nel mondo e sviluppo comune. La Cina è impegnata in una cooperazione amichevole con i Paesi di tutto il mondo.

"I fatti hanno dimostrato che lo sviluppo della Cina contribuisce alla forza mondiale per la pace. Dà energia e crea opportunità per lo sviluppo globale", ha aggiunto Mao.

Notando che isolare la Cina e frenare la cooperazione con essa non serve a nessuno, Mao ha affermato che al giorno d'oggi, la marea della globalizzazione economica è una tendenza che non può essere invertita e il mondo ha bisogno di più cooperazione vantaggiosa per tutti.

La Cina è stata profondamente integrata nell'economia mondiale e nel sistema internazionale, e il mondo non tornerà ai giorni di mutua esclusività e divisione, ha detto Mao.

È impossibile per qualsiasi Paese prosperare a porte chiuse, ha affermato, aggiungendo che spingere per il disaccoppiamento, lo sconvolgimento delle filiere industriali e di approvvigionamento e la costruzione di "piccoli cantieri con alte recinzioni" non avvantaggia nessuno e alla fine si ritorcerà contro.

"La Cina non può svilupparsi isolata dal mondo, e anche il mondo ha bisogno della Cina per la sua prosperità. La Cina continuerà a perseguire un'apertura di alto livello e condividerà le opportunità di sviluppo con altri Paesi", ha affermato Mao.