Studiosi cinesi ed europei discutono questioni relative ai diritti umani

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 23 ottobre 2024

Oltre 60 funzionari e studiosi dei diritti umani provenienti dalla Cina e da Paesi europei, tra cui Germania, Gran Bretagna, Svezia, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Repubblica Ceca, si sono riuniti a Berlino martedì 22 ottobre per un seminario incentrato sulla protezione dei "nuovi ed emergenti diritti".

Il seminario ha affrontato argomenti chiave tra cui i diritti sociali, la disuguaglianza economica, l'intersezione tra tecnologia digitale e diritti umani e la protezione dei diritti umani nel contesto del cambiamento climatico.

Ma Huaide, vicepresidente della China Society for Human Rights Studies e presidente della China University of Political Science and Law, ha affermato che la protezione dei diritti emergenti è diventata una nuova questione nello sviluppo globale dei diritti umani.

Ma ha sottolineato gli sforzi della Cina nel proteggere la sicurezza online dei cittadini e i diritti alla privacy, nonché nel promuovere la protezione ambientale e lo sviluppo verde. Ha inoltre chiesto una cooperazione globale per adottare l'approccio "umanità prima di tutto", promuovere un vero multilateralismo per evitare squilibri nella governance globale dei diritti emergenti e favorire il consenso attraverso l'apertura e l'equità.

Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente del think tank tedesco Schiller Institute, ha elogiato la visione della Cina di un futuro condiviso per l'umanità, nonché iniziative come la Global Development Initiative, la Global Security Initiative e la Global Civilization Initiative, che trascendono i ristretti interessi geopolitici per rispondere alle moderne esigenze in materia di diritti umani.

Jure Zovko, presidente dell'Accademia Internazionale per la Filosofia delle Scienze, ha sottolineato l'importanza del dialogo tra civiltà, sollecitando l'apprendimento reciproco per proteggere gli esseri umani e le loro condizioni di vita, mitigando al contempo i rischi associati alla globalizzazione.

Jiang Jianxiang, direttore del Centro per i Diritti Umani della Central South University, ha affermato che la diversità dei concetti emergenti sui diritti e la loro protezione riflettono la diversità culturale della comunità internazionale. Ha evidenziato il potenziale per nuove intuizioni attraverso una cooperazione e scambi più profondi tra istituzioni e studiosi per i diritti umani cinesi ed europei.

Tenutosi per la prima volta nel 2015, il seminario, giunto ora alla sua ottava edizione, è una piattaforma istituzionalizzata per scambi approfonditi e cooperazione sui diritti umani tra Cina ed Europa.

Il seminario di quest'anno è stato co-organizzato dalla China Society for Human Rights Studies, dal Centro per i Diritti Umani della Central South University, dalla German and Chinese Culture Foundation e dall'Università di Munster e dall'Accademia Internazionale per la Filosofia delle Scienze.

(Web editor: Feng Yuxin, Deng Jie)

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