Diritti umani, centinaia di Paesi sostengono la Cina

Durante una conferenza stampa ordinaria tenuta il 23 ottobre dal portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Lin Jian, un giornalista ha chiesto al portavoce un commento sul fatto che, durante un recente incontro della Terza Commissione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un centinaio di Stati abbiano manifestato, in diverse modalità, il proprio sostegno alla parte cinese e la propria contrarietà alle interferenze negli affari interni cinesi col pretesto dei diritti umani, in seguito alle "preoccupazioni" espresse da pochi Paesi occidentali come Australia e Stati Uniti riguardo a questioni relative allo Xinjiang e allo Xizang.

In risposta a ciò, Lin Jian ha reso noto che il 22 ottobre, durante la riunione della Terza Commissione della 79a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Pakistan ha tenuto una dichiarazione congiunta a nome di 80 Paesi, sottolineando che gli affari dello Xinjiang e dello Xizang sono affari interni della Cina, opponendosi all'interferenza negli affari interni cinesi con il pretesto dei diritti umani. Più di 20 Paesi hanno sostenuto la Cina attraverso discorsi individuali o in gruppo, opponendosi alla politicizzazione e ai doppi standard in materia di diritti umani. Lin Jian ha ribadito che il sostegno di oltre cento Paesi alla giusta posizione della Cina alle Nazioni Unite riflette le grandi aspirazioni della comunità internazionale e dimostra pienamente il fatto che la manipolazione politica condotta da Australia, Stati Uniti e altri Paesi occidentali col pretesto delle cosiddette questioni dei diritti umani è impopolare e destinata a fallire.

Il portavoce cinese ha poi sollecitato i Paesi interessati ad affrontare e risolvere i propri gravi problemi di diritti umani, a fermare la pratica sbagliata della politicizzazione e strumentalizzazione di qualunque questione legata ai diritti umani, e a partecipare in modo costruttivo alla cooperazione internazionale al riguardo.