La musica crea un ponte culturale tra Cina e Italia

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 13 novembre 2024

Il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze ha in programma di mettere in scena in Cina la Turandot del celebre compositore italiano Giacomo Puccini, e la produzione coinvolgerà cantanti e artisti teatrali italiani, insieme a orchestre cinesi, ha rivelato Giorgio Albiani, delegato all'internazionalizzazione del conservatorio.

La Turandot di Puccini, ambientata nell'antica Cina, rappresenta un esempio iconico di come la musica possa unire culture diverse, ha affermato Giovanni Pucciarmati, direttore del conservatorio, in un'intervista con Xinhua.

Stanno prendendo forma anche altre collaborazioni tra istituzioni musicali cinesi e italiane.

La scorsa settimana, è stata messa in scena a Hangzhou, capoluogo della provincia orientale cinese dello Zhejiang, un'esibizione dell'opera Marco Polo per il pubblico cinese.

L'opera è stata prodotta congiuntamente dal Conservatorio di Musica dello Zhejiang, dal Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, dall'Accademia di Belle Arti di Venezia e dalla Fondazione del Teatro La Fenice.

La partnership tra i due conservatori è stata rafforzata da un memorandum d'intesa appena firmato, che mira a promuovere scambi quali visite di insegnanti, formazione congiunta degli studenti e creazione artistica.

Fabio Moretti, presidente del conservatorio veneziano, ha espresso ottimismo per il futuro di questa partnership, osservando che fornirà una piattaforma unica per la crescita reciproca nelle arti musicali.

Tali collaborazioni sono essenziali per arricchire l'istruzione e l'esperienza degli studenti di entrambe le nazioni, ha aggiunto.

Oltre alle partnership nell'istruzione superiore, gli artisti italiani stanno anche rafforzando il loro impegno con il pubblico cinese.

Il Balletto di Roma ha completato il suo terzo tour cinese quest'anno, eseguendo il balletto moderno Giulietta e Romeo in città tra cui Shanghai, Chongqing e Haikou.

"La musica è un linguaggio profondo che non solo unisce le culture, ma offre anche un potenziale interdisciplinare unico", ha affermato Albiani.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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