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Ministero degli Esteri cinese: vendita di armi USA a Taiwan viola il principio di "Una sola Cina"
Il 21 dicembre, la Casa Bianca ha annunciato di offrire a Taiwan un'assistenza militare di 571 milioni e 300 mila dollari. Lo stesso giorno, il Dipartimento di Difesa USA ha reso noto di aver approvato la vendita di armi a Taiwan per un totale di 295 milioni di dollari. Su questi fatti, un giornalista ha chiesto il commento della parte cinese.
In risposta, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha affermato che gli Stati Uniti hanno nuovamente fornito assistenza militare e vendita di armi alla regione cinese di Taiwan, il che rappresenta una grave violazione del principio di "Una sola Cina" e dei tre comunicati congiunti tra Cina e USA, in particolare del Comunicato del 17 agosto; è una grave violazione della sovranità e degli interessi di sicurezza della Cina, nonché dell'impegno assunto dalla leadership degli Stati Uniti di non sostenere l'"indipendenza di Taiwan". La parte cinese è fortemente insoddisfatta e si oppone risolutamente e ha presentato solenni rimostranze agli Stati Uniti alla prima occasione.
La questione di Taiwan è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina e la prima linea rossa nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti che non può essere oltrepassata. L'"uso della forza per sostenere l'indipendenza di Taiwan" da parte degli Stati Uniti non potrà che portare al fallimento. "Usare Taiwan per controllare la Cina" non avrà successo. La Cina esorta gli Stati Uniti a cessare immediatamente di armare Taiwan e a interrompere il comportamento pericoloso che mina la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan. La Cina adotterà tutte le misure necessarie per difendere fermamente la propria sovranità nazionale, la sicurezza e l'integrità territoriale.
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