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Dichiarazione dell'OCMFA: è giusto combattere il crimine, interferenze esterne falliranno
Il 25 dicembre, in risposta ai commenti di funzionari e politici di Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Unione Europea sull'azione della polizia della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong contro 13 individui anti-cinesi e separatisti residenti all'estero, tra i quali Kwok Fung-yee, il portavoce dell'Ufficio del Commissario del Ministero degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese nella Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (OCMFA) ha espresso una forte insoddisfazione e una ferma opposizione.
Il portavoce ha sottolineato che l'azione legale intrapresa dalla polizia di Hong Kong contro Kwok Fung-yee e gli altri ha rappresentato un atto di giustizia volto a mantenere lo stato di diritto e a rispondere alla volontà popolare, una necessità per salvaguardare la sovranità e la sicurezza nazionale e una misura legittima per garantire la stabilità e la prosperità a lungo termine di Hong Kong. Tale azione è conforme al diritto internazionale e alle comuni pratiche internazionali, è quindi giusta e assolutamente ineccepibile.
Il portavoce ha poi ribadito che gli affari di Hong Kong sono una questione interna della Cina riguardo alla quale non vengono tollerate interferenze esterne. La Cina richiede fermamente ai Paesi, alle organizzazioni e ai politici coinvolti di rispettare i principi del diritto internazionale e le norme fondamentali delle relazioni internazionali, di rispettare concretamente la sovranità della Cina e lo stato di diritto a Hong Kong, fermando immediatamente le critiche infondate e le interferenze negli affari di Hong Kong e in quelli interni della Cina.
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