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Contro l'egemonia, per l'equità, sulla via maestra
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Di fronte alle pratiche intimidatorie degli Stati Uniti, che impongono dazi "reciproci" a tutti i partner commerciali, la Cina ha adottato una serie di contromisure e ha pubblicato il 5 aprile il documento "La posizione del governo cinese contro l'abuso di dazi da parte degli Stati Uniti". Questo testo di mille parole sottolinea come gli Stati Uniti utilizzino i dazi come un'arma per esercitare pressioni estreme e perseguire interessi egoistici, in un chiaro esempio di unilateralismo, protezionismo e bullismo economico. Ribadisce che la Cina non cerca problemi ma neanche li teme, continuerà a implementare politiche di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti ad alto livello, condividendo con il mondo le opportunità di sviluppo per raggiungere una cooperazione vantaggiosa per tutti.
Mentre gli Stati Uniti si lamentano che il mondo approfitti di loro, distorcono intenzionalmente un fatto: sono proprio loro i maggiori beneficiari del sistema di libero scambio globale nato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Prendiamo la cooperazione sino-americana: dal 1979, anno dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche, gli Stati Uniti hanno tratto enormi vantaggi dagli scambi economici e commerciali con la Cina. Oltre 70.000 aziende americane operano in Cina, e le esportazioni verso la Cina sostengono 930.000 posti di lavoro negli USA. In particolare, gli Stati Uniti mantengono un enorme surplus nel commercio di servizi. Secondo i dati del Bureau of Economic Analysis statunitense, nel 2023 le esportazioni di servizi verso la Cina hanno raggiunto i 46,72 miliardi di dollari, con un surplus di 26,57 miliardi. The Economist ha criticato la politica commerciale americana, affermando che ignora la prosperità senza precedenti portata dalla globalizzazione agli USA.
Eppure, invece di riconoscere questi benefici, gli Stati Uniti ricattano altri Paesi con i dazi, cercando di sacrificare gli interessi globali per servire la propria egemonia. "Il comportamento degli USA è un errore fondamentale, crudele e paranoico", "mina il sistema commerciale globale" e "infliggerà un duro colpo all'economia mondiale": queste sono le critiche sollevate negli ultimi giorni da UE, Francia, Regno Unito, Italia, Giappone, Australia, Singapore, Sudafrica e Canada. Il documento cinese dichiara con fermezza che "le questioni internazionali dovrebbero essere discusse e risolte insieme dalla comunità globale, e che il futuro del mondo dovrebbe essere plasmato collettivamente da tutti i Paesi", riflettendo le aspirazioni comuni della società internazionale e incarnando la posizione coerente della Cina nel promuovere equità e giustizia.
Mentre gli Stati Uniti erigono "piccoli cortili con alte mura" e barriere tariffarie, la Cina continua ad "aprire le porte" e a "costruire ponti e strade", offrendo al mondo un numero sempre maggiore di opportunità. "Qualsiasi cambiamento avvenga nello scenario internazionale, le porte della Cina si apriranno sempre di più." In un momento di turbolenze globali e di abuso dei dazi da parte degli USA, il documento cinese lancia al mondo un forte messaggio a difesa del sistema commerciale multilaterale e per la promozione di una globalizzazione economica.
people.cn © People's Daily Online