L'imposizione da parte degli Stati Uniti di "dazi reciproci" priva i Paesi, in particolare il Sud Globale, del diritto allo sviluppo

(Quotidiano del Popolo Online)martedì 08 aprile 2025

L'imposizione unilaterale di "dazi reciproci" da parte degli Stati Uniti priva di fatto i Paesi, in particolare quelli del Sud Globale, del loro diritto allo sviluppo, e incontrerà sicuramente una diffusa opposizione da parte della comunità internazionale, ha affermato lunedì 7 aprile un portavoce del Ministero degli Esteri cinese.

Di recente, gli Stati Uniti hanno imposto dazi aggiuntivi a tutti i loro partner commerciali, colpendo oltre 180 Paesi e regioni in tutto il mondo, tra cui alcune economie classificate come Paesi meno sviluppati dalle Nazioni Unite. Gli analisti suggeriscono che questi dazi elevati avranno un impatto senza precedenti e grave sulle nazioni povere con strutture economiche semplici e un'elevata dipendenza dalle esportazioni.

In risposta a una domanda correlata, il portavoce Lin Jian ha affermato in una regolare conferenza stampa che gli Stati Uniti, sotto le mentite spoglie della "reciprocità", hanno agito in un modo che dà priorità ai propri interessi a scapito dei legittimi benefici di altre nazioni. Questo approccio pone "America First" al di sopra delle regole internazionali, esemplificando unilateralismo, protezionismo e bullismo economico.

Lin ha aggiunto che il governo cinese ha reso pubblica la sua posizione contro l'abuso dei dazi doganali da parte degli Stati Uniti, chiarendo il suo atteggiamento solenne.

L'analisi dei dati dell'Organizzazione Mondiale del Commercio indica che, tra disparità economiche e dinamiche di potere ineguali, le politiche tariffarie degli Stati Uniti esacerberanno il divario di ricchezza tra le nazioni, con i Paesi meno sviluppati che affronteranno ripercussioni particolarmente gravi. Questa tendenza rappresenta una minaccia significativa per gli sforzi volti a raggiungere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, ha affermato Lin.

L'imposizione da parte degli Stati Uniti di aliquote differenziate viola il principio di non discriminazione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, minando gravemente il normale ordine economico e commerciale internazionale, nonché la sicurezza e la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento globali, ha affermato Lin, aggiungendo che questa azione danneggia significativamente il sistema commerciale multilaterale, rappresenta una grave minaccia al processo di ripresa economica globale ed è destinata a incontrare una diffusa opposizione da parte della comunità internazionale.

Apertura e cooperazione sono una tendenza storica e il beneficio reciproco e i risultati win-win sono le aspirazioni delle persone. Lo sviluppo è un diritto universale di tutti i Paesi, non un privilegio di pochi, ha affermato Lin.

Ha sottolineato che tutti i Paesi dovrebbero sostenere il principio di ampia consultazione, contributo congiunto e benefici condivisi, aderire al vero multilateralismo, opporsi congiuntamente a tutte le forme di unilateralismo e protezionismo e sostenere il sistema internazionale con al centro le Nazioni Unite e il sistema commerciale multilaterale con al centro l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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