Le politiche tariffarie statunitensi causeranno una crisi strutturale per il settore manifatturiero italiano

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 21 aprile 2025

Confindustria ha dichiarato venerdì 18 aprile che l'ondata di incertezza generata dalla politica tariffaria degli Stati Uniti rappresenterà un freno significativo per la crescita economica italiana.

In una nota di ricerca, Confindustria ha affermato che i dazi e la confusione che li circonda creano il rischio di una crisi strutturale a lungo termine per la produzione industriale italiana. L'impatto maggiore si avrà sul settore manifatturiero italiano, ha affermato l'associazione.

Anche prima dell'annuncio delle politiche tariffarie statunitensi all'inizio di questo mese, l'economia italiana era in difficoltà, secondo Confindustria. Ciò è dovuto al rallentamento della domanda industriale, all'instabilità dei mercati finanziari e ai minori tassi di investimento, che hanno un impatto negativo sull'economia del Paese.

Sebbene il calo dei costi energetici e dei trasporti e i bassi tassi di interesse nell'area dell'euro stiano contribuendo a sostenere la produzione, i dazi statunitensi sono tra i principali fattori che paralizzano le prospettive di crescita, ha affermato Confindustria.

"L'ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e dai dazi stessi rallenta gli scambi commerciali e, con l'instabilità dei mercati finanziari, le decisioni di spesa e investimento", ha spiegato Confindustria.

Secondo la ricerca di Confindustria, gli Stati Uniti sono la principale destinazione extra-UE di beni, servizi e investimenti diretti esteri italiani. Il settore manifatturiero rappresenta la quasi totalità delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti, rappresentando oltre un decimo delle vendite manifatturiere totali all'estero (10,8%). I settori più esposti sono quelli farmaceutico, automobilistico e dei macchinari.

Confindustria prevede che i dazi e l'incertezza ridurranno la crescita del PIL italiano dello 0,3% nel 2025-2026, a causa di un tasso di crescita inferiore delle esportazioni di beni e degli investimenti in macchinari.

(Web editor: Yang Luyuan, Zhao Jian)

Foto