Per quale motivo la Cina ha ancora bisogno di investimenti stranieri?

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 23 maggio 2025

Dopo oltre 40 anni di riforme e apertura, gli operatori del mercato cinese sono fioriti. Per quale motivo la Cina ha ancora bisogno di investimenti stranieri?

Per rispondere alla domanda, è necessario analizzare prima tre serie di dati.

1: ad oggi, gli investitori stranieri hanno fondato in Cina un totale di 1,24 milioni di imprese, con un investimento di quasi 3 trilioni di dollari.

Le imprese a capitale straniero sono da tempo parte integrante dello sviluppo di alta qualità della Cina, contribuendo a un quarto del valore aggiunto industriale del Paese e a un settimo delle sue entrate fiscali, creando oltre 30 milioni di posti di lavoro e offrendo un contributo positivo alla crescita economica del Paese.

2: gli investimenti esteri in Cina coprono 20 settori e 115 categorie principali; nel settore manifatturiero gli investimenti esteri sono ripartiti in 31 categorie principali e 548 categorie secondarie.

La Cina è l'unico Paese che possiede tutti i settori industriali della Classificazione Industriale delle Nazioni Unite, nei quali gli investimenti esteri svolgono un ruolo fondamentale. Negli ultimi 10 anni, gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte di imprese industriali a capitale straniero di una certa portata in Cina sono aumentati dell'86,4% e il numero di brevetti di invenzione validi è aumentato del 336%.

3: le imprese a capitale straniero contribuiscono per un terzo alle importazioni ed esportazioni della Cina. L'elenco negativo per l'accesso agli investimenti esteri è stato ridotto dai 190 punti originari agli attuali 29 punti nella versione nazionale e 27 punti nella versione relativa alla zona di libero scambio, mentre nel settore manifatturiero ha raggiunto lo "zero".

La pratica ha dimostrato che le imprese a capitale estero svolgono un ruolo importante nella modernizzazione, nella riforma, nell'apertura, nell'innovazione e nella creatività della Cina, nonché nel collegamento della Cina con il mondo e nell'integrazione nella globalizzazione economica.

Questa non è la prima volta che viene chiesta la domanda "Per quale motivo la Cina ha ancora bisogno di investimenti stranieri?".

Nel 1979 la Cina promulgò la legge sulle joint venture sino-straniere, aprendo così le porte agli investimenti stranieri. All'epoca giravano voci secondo cui l'introduzione di capitali stranieri avrebbe frenato lo sviluppo delle industrie locali.

Dopo oltre 40 anni il consenso è chiaro: le riforme e l'apertura hanno permesso alla Cina di entrare rapidamente nel mercato mondiale e di stare al passo con i tempi, in particolare grazie all'utilizzo attivo del capitale estero.

Negli ultimi anni, l'unilateralismo e il protezionismo si sono intensificati nel mondo e gli investimenti esteri in Cina sono stati ripetutamente ostacolati da fattori geopolitici. Qualcuno ha approfittato di questa questione per sostenere che "la Cina non accoglie gli investimenti stranieri".

In realtà, la Cina è irremovibile nel portare avanti le riforme e la porta dell'apertura non potrà che allargarsi sempre di più. La politica di utilizzo degli investimenti esteri non è cambiata e non cambierà.

Il Piano d'azione 2025 per la stabilizzazione degli investimenti esteri propone inoltre 20 misure politiche basate sui "24 articoli per gli investimenti esteri".

Quest'anno, il Ministero del Commercio cinese ha tenuto un briefing sulla politica degli investimenti esteri intitolato "Investire sulla Cina" in Giappone, in Svezia e nel Regno Unito. La disponibilità dei Paesi interessati a investire e collaborare con la Cina è aumentata in modo significativo.

All'inizio di quest'anno, il Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale ha organizzato 107 delegazioni per visitare 33 Paesi e regioni, visitando le sedi centrali di numerose aziende che investono in Cina, come Mercedes-Benz, BMW e Bosch.

Alla riunione annuale del China Development Forum del 2025 hanno partecipato complessivamente 86 rappresentanti ufficiali di aziende multinazionali provenienti da 21 Paesi. Il rapporto "China Business Environment Survey Report 2025" pubblicato dalla Camera di Commercio USA in Cina ha mostrato che quasi il 70% delle aziende del settore dei beni di consumo intervistate prevede di aumentare i propri investimenti in Cina nel 2025.

Credere nella Cina significa credere nel domani, investire nella Cina significa investire nel futuro. La Cina è stata, è e sarà una destinazione ideale, sicura e promettente per gli investimenti stranieri.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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