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Crepe nell'alleanza NATO. Cinque Paesi si rifiutano di pagare per gli aiuti militari all'Ucraina
Secondo fonti estere, cinque Paesi NATO hanno recentemente rifiutato di aderire al piano statunitense "Riarmare l'Ucraina", che prevede l'acquisto di armamenti americani da parte degli alleati per poi trasferirli all'Ucraina.
La Francia ha dichiarato che non finanzierà l'acquisto di armi statunitensi per l'Ucraina, poiché il presidente Macron insiste sul rafforzamento dell'industria della difesa europea attraverso approvvigionamenti locali.
Anche il Ministro della Difesa italiano ha affermato che continuerà a sostenere militarmente l'Ucraina, ma solo con armamenti prodotti in Italia o in Europa.
Il Primo Ministro ceco Petr Fiala ha chiarito che la Repubblica Ceca non parteciperà al piano americano, preferendo altre forme di sostegno all'Ucraina.
Il Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha ribadito che "né fondi, né armi, né soldati ungheresi andranno in Ucraina".
Nello stesso tempo, il Ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha proposto di utilizzare i beni russi congelati all'estero per finanziare le forniture militari, anziché attingere alle risorse dei Paesi NATO.
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