La politica tariffaria Usa sta cambiando le catene di approvvigionamento globali e la geografia commerciale

(CRI Online)martedì 22 luglio 2025

Secondo quanto riportato il 20 luglio, ora locale, dal Washington Post, le politiche di aumento dei dazi doganali adottate recentemente dal governo statunitense stanno causando cambiamenti significativi nelle catene di approvvigionamento globali e negli assetti del commercio internazionale.

Il quotidiano afferma che le principali aziende e i più grandi partner commerciali degli Stati Uniti si stanno sforzando di adattarsi alla nuova economia globale. Le politiche commerciali "dirompenti" promosse dal presidente Donald Trump negli ultimi sei mesi hanno generato inquietudine tra i leader del mondo imprenditoriale e tra i politici. Gli alleati degli americani, Europa compresa, stanno cercando di sviluppare alternative relazioni commerciali che riescano ad eludere il mercato statunitense.

Il reportage sottolinea che i dazi statunitensi potrebbero stabilizzarsi su livelli molto più elevati rispetto a quelli degli ultimi decenni. Il ruolo degli Stati Uniti nell'economia globale sta subendo una trasformazione profonda, con ricadute su tutti gli altri Paesi. Alan Wolff, ex vicedirettore generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, ha dichiarato che gli Stati Uniti non sono più visti come leader del sistema commerciale mondiale, e questo rappresenta un importante cambiamento strutturale.

Il giornale aggiunge inoltre che l'imprevedibilità della politica americana sta portando tutte le aziende, comprese quelle statunitensi, a rivedere le proprie catene di approvvigionamento. Sebastian Buretto, amministratore delegato della società QIMA, che fornisce servizi di ispezione e audit per i principali rivenditori mondiali, ha affermato che si sta delineando una nuova geografia commerciale globale che esclude gli Stati Uniti.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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