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Regno Unito, Francia e Italia e altri Paesi invitano fine immediata conflitto a Gaza. Guterres: "Collasso rapido della situazione umanitaria"
Il 21 luglio, oltre 20 Paesi, tra cui Regno Unito, Francia, Italia e Danimarca, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta invitando a porre immediatamente fine al conflitto a Gaza e annunciando la disponibilità a intraprendere ulteriori azioni per promuovere una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese. La dichiarazione critica i piani di "trasferimento della popolazione" e di "città umanitaria", denunciando il cosiddetto "modello di assistenza" del governo israeliano come pericoloso, fonte di instabilità regionale e lesivo della dignità della popolazione di Gaza.
Secondo i dati pubblicati il 20 luglio dal dipartimento sanitario di Gaza, da quando la "Fondazione umanitaria di Gaza", sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le operazioni a fine maggio, circa 1.000 civili sono stati uccisi e oltre 6.000 sono rimasti feriti mentre cercavano di ricevere aiuti umanitari.
Il 21 luglio, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha rilasciato una dichiarazione, lanciando un nuovo allarme sul rapido collasso della situazione umanitaria a Gaza, evidenziando il crollo degli ultimi sistemi di supporto vitale. Guterres ha condannato con forza la violenza in corso, ribadendo che i civili devono essere protetti, rispettati e mai presi di mira.
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