Risposta dell'Ufficio per gli affari di Taiwan alle errate affermazioni di Lai Ching-te sull'"indipendenza di Taiwan"

(CRI Online)giovedì 07 agosto 2025

Il 6 agosto Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio del Consiglio di Stato cinese per gli affari di Taiwan, ha risposto alle domande dei media e alla richiesta di commentare la diffusione della falsa teoria separatista dell'"indipendenza di Taiwan" da parte di Lai Ching-te, fatta durante il suo discorso di apertura al "Forum Ketagalan" il 5 agosto, nella quale ha esagerato la "minaccia della Cina continentale" e ha incitato alla lotta della "democrazia contro l'autorità".

In risposta a ciò, Zhu Fenglian ha affermato che Lai Ching-te ha ostinatamente ribadito la sua posizione separatista a favore dell'"indipendenza di Taiwan" e la sua linea errata di "appoggiarsi all'estero per ottenere l'indipendenza" e "ricorrere alla forza per ottenerla", esagerando la cosiddetta "minaccia della Cina continentale" e propagandando la falsa narrativa della "democrazia contro l'autorità", rivelando ancora una volta la sua vera natura di "distruttore della pace", "mercante di guerra" e "fomentatore di disordini".

La causa principale dell'attuale tensione nello Stretto di Taiwan risiede nella collusione tra l'amministrazione di Lai Ching-te e le forze separatiste taiwanesi, che continuano a provocare con l'obiettivo di ottenere l'"indipendenza", avvalendosi del sostegno di potenze esterne. L'amministrazione di Lai Ching-te dovrebbe rendersi conto del fatto che il separatismo indipendentista di Taiwan porterà inevitabilmente alla sua stessa rovina.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

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