UE reintroduce le sanzioni contro l'Iran per il nucleare, Teheran respinge con fermezza

(CRI Online)martedì 30 settembre 2025

Il 29 settembre il Consiglio UE ha annunciato la reintroduzione di una serie di sanzioni contro l'Iran, che erano state sospese dopo l'entrata in vigore dell'accordo nucleare iraniano del 2015.

Le misure prevedono divieti di viaggio, congelamento dei beni e sanzioni economiche e finanziarie che coprono i settori del commercio, della finanza e dei trasporti. In particolare, è vietata l'esportazione verso l'Iran di armi e apparecchiature legate alle attività nucleari, sono imposti limiti all'importazione e al trasporto di petrolio, gas e prodotti petrolchimici, il congelamento dei beni della Banca Centrale Iraniana e delle principali banche commerciali del Paese, ed è vietato l'accesso degli aerei cargo iraniani agli aeroporti dell'UE.

Lo stesso giorno, il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha dichiarato sui social media che il tentativo di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania di ripristinare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU riguardo alla questione nucleare iraniana è completamente ingiustificato e illegittimo.

Il portavoce ha sottolineato che i tre Paesi europei hanno abusato del meccanismo di risoluzione delle controversie previsto dall'accordo sul nucleare iraniano, il che non cambia un fatto giuridico fondamentale: secondo la risoluzione n. 2231 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, tutte le misure restrittive devono terminare entro il 18 ottobre 2025. Qualsiasi tentativo di reintrodurre sanzioni già revocate deve quindi essere considerato invalido.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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