Aziende estere condividono le opportunità del vasto mercato aperto della Cina

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 07 novembre 2025
Aziende estere condividono le opportunità del vasto mercato aperto della Cina
Volontaria posa per una foto al National Exhibition and Convention Center (Shanghai), sede principale dell'ottava edizione della China International Import Expo (CIIE). (4 novembre 2025 - Xinhua/Zhou Dixiao)

Investitori da tutto il mondo sono tornati a visitare la China International Import Expo (CIIE), sperimentando le opportunità offerte dal vasto e aperto mercato cinese in occasione dell'ottava edizione dell'evento.

Nel fermento di questa CIIE, Joy Wing Mau Chile Spa ha attirato l'attenzione dei visitatori con la sua ultima proposta: mirtilli peruviani, ciascuno dalle dimensioni superiori a quelle di una moneta da 2 euro e sorprendentemente croccanti.

Questi mirtilli dell'emisfero australe si distinguono per il loro sapore unico e, cosa ancora più importante, colmano una lacuna stagionale, consentendo ai consumatori cinesi di gustare mirtilli freschi tutto l'anno, ha affermato Guo Min, vicedirettore marketing dell'azienda in Cina.

Poiché si prevede che la fascia di reddito medio cinese supererà gli 800 milioni di persone entro il prossimo decennio, la domanda di varietà nei beni di consumo è in forte crescita.

Dalle fattorie tropicali del Sud-est asiatico ai frutteti del Sud America, la Joy Wing Mau si rifornisce ora di oltre 300 tipi di frutta da oltre 40 Paesi e regioni, consegnando prodotti freschi sulle tavole cinesi.

Questo è solo un esempio di un cambiamento più ampio, in cui le aziende globali stanno gareggiando per accaparrarsi una fetta della torta cinese e in cui i consumatori richiedono maggiore diversità, qualità superiore e innovazione costante.

Come delineato nelle linee guida per la formulazione del 15° Piano Quinquennale (2026-2030), il Paese sta ponendo l'espansione di un'apertura di alto livello in cima alla sua agenda nazionale, sostenendo lo sviluppo equilibrato di importazioni ed esportazioni. Un tempo trainata principalmente dalle esportazioni, l'economia cinese sta ora espandendo sempre più le sue importazioni per promuovere l'ammodernamento industriale e soddisfare le crescenti aspirazioni della sua popolazione per una migliore qualità della vita.

L'impegno della Cina ad aprire ulteriormente le sue porte è evidente. Il Paese si è classificato come il secondo mercato d'importazione al mondo per 16 anni consecutivi e il livello tariffario complessivo è sceso al 7,3%. Attualmente, solo 29 prodotti rimangono nella lista negativa della Cina per gli investimenti esteri e nessuno di essi riguarda il settore manifatturiero.

Secondo i dati pubblicati mercoledì 5 novembre dall'Istituto di Economia e Politica Mondiale dell'Accademia Cinese di Scienze Sociali e dal Centro di Ricerca per l'Hongqiao International Economic Forum, l'indice di apertura della Cina è aumentato dello 0,5% su base annua nel 2024, in contrasto con un calo dello 0,05% dell'indice di apertura mondiale.

Lanciata nel 2018 come unica fiera commerciale nazionale al mondo dedicata alle importazioni, la CIIE è diventata un simbolo rappresentativo di questa apertura. L'edizione di quest'anno vanta la partecipazione di 155 Paesi, regioni e organizzazioni internazionali, con 4.108 espositori stranieri che hanno occupato oltre 430.000 metri quadrati di spazio espositivo, la più grande mai realizzata.

Per i giganti globali, un mercato cinese aperto significa maggiore concorrenza, ma apre anche nuove strade per la crescita e l'innovazione.

Un'azienda che ha fatto della CIIE il suo palcoscenico fin dall'inizio è Panasonic. Quest'anno l'azienda occupa uno stand di 900 metri quadrati, uno dei più grandi nella sezione beni di consumo dell'expo.

"La Cina si è trasformata da potenza manifatturiera in un'importante nazione di consumatori, innovazione e ingegneria", ha affermato Tetsuro Homma, vicepresidente esecutivo di Panasonic Holdings Corporation e amministratore delegato del gruppo per la Cina e il Nord-Est asiatico. Panasonic si è evoluta parallelamente al mercato cinese, affinando la propria competitività in quello che Homma descrive come "un campo di addestramento per l'azienda".

La Cina è diventata uno dei mercati esteri più importanti per Panasonic, rappresentando circa il 30% dei profitti globali dell'azienda. "Nella nostra azienda c'è un detto", ha detto Homma. "'Se fallisci in Cina, fallisci a livello globale'".

La CIIE non è solo una piattaforma per acquistare dal mondo, ma un palcoscenico a beneficio del mondo intero. Con un trattamento tariffario zero sul 100% delle linee tariffarie per i Paesi meno sviluppati del mondo e le nazioni africane che intrattengono rapporti diplomatici con la Cina, l'expo sta aprendo nuove porte ai piccoli esportatori che cercano di affermarsi nei mercati globali.

Prince Muramba, espositore ruandese di caffè, è tornato alla CIIE quest'anno dopo il suo debutto lo scorso anno. In mezzo agli stand affollati, ha riflettuto sulle opportunità che l'evento ha offerto a piccoli produttori come lui. "La Cina sta facendo tutto il possibile per facilitare l'ingresso dei nostri prodotti qui", ha affermato. "Tutto ciò che dobbiamo fare è presentarci con i nostri prodotti".

Muramba punta a espandersi in nuovi mercati attraverso la fiera. "Spero che, dopo l'evento di quest'anno, il mio caffè sarà disponibile online e nei negozi fisici in tutta la Cina", ha concluso.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

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