London Book Fair evidenzia la collaborazione e i cambiamenti tecnologici nell'editoria (3)

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 14 marzo 2025
London Book Fair evidenzia la collaborazione e i cambiamenti tecnologici nell'editoria
Mini libri a tema Cina esposti alla London Book Fair. (11 marzo 2025 - Xinhua/Li Ying)

La London Book Fair (LBF) del 2025 si è conclusa giovedì 13 marzo, con gli esperti dell'editoria che hanno sottolineato le collaborazioni internazionali e le tendenze del settore che plasmano il futuro.

Durante l'evento di tre giorni, oltre 30.000 professionisti dell'editoria e 1.000 espositori da tutto il mondo hanno presentato titoli di punta, firmato accordi e discusso argomenti chiave del settore.

Gareth Rapley, ex direttore della LBF, ha affermato che i partecipanti a questo evento internazionale creeranno migliori opportunità per il settore in tutto il mondo. Ha inoltre sottolineato la presenza di spicco della Cina alla fiera e la sua crescita in tutti gli aspetti dell'editoria, dalle uscite di libri alle soluzioni di stampa.

Quest'anno, oltre 50 editori e società di commercio librario cinesi hanno presentato oltre 4.000 titoli di alta qualità, mostrando i risultati di co-pubblicazione o esplorando nuove partnership di cooperazione internazionale. Hanno inoltre tenuto 40 attività, tra cui lanci di libri, firme di copyright e seminari per lettori, sottolineando l'impegno della Cina nei dialoghi letterari globali.

Glyn Jones di Elsevier ha affermato che la società ha in programma di tradurre e pubblicare diversi titoli cinesi sulla tecnologia applicata, come la produzione di idrogeno verde e i veicoli intelligenti.

Ha detto che è "naturale" pubblicare libri dalla Cina, poiché il Paese è "all'avanguardia nel mondo" nei progressi tecnologici cruciali.

Oltre ai temi dei libri, le tecnologie emergenti stanno anche rimodellando il modo in cui gli editori affrontano le opportunità e le sfide future. Alla fiera, gli addetti ai lavori hanno evidenziato che l'intelligenza artificiale sta assistendo in attività come lo sviluppo di strategie di marketing e la produzione di audiolibri, consentendo agli editori di migliorare l'efficienza e concentrarsi maggiormente sulla creatività.

"L'intelligenza artificiale non sostituirà mai gli esseri umani", ha affermato Martin Liu, direttore operativo ed editore di LID Publishing, sottolineando che le "sfumature e sottigliezze" nei libri richiederanno sempre un "tocco e creatività umani" per raggiungere il loro pieno potenziale.

Nel panorama editoriale globale in evoluzione, Richard Charkin, ex presidente dell'International Publishers Association, ha detto a Xinhua che gli editori devono agire come "guardiani e fornitori" di informazioni di qualità, soprattutto perché i contenuti basati sull'intelligenza artificiale sollevano crescenti preoccupazioni sull'affidabilità delle informazioni e sulla protezione del copyright.

Nonostante i cambiamenti tecnologici che complicano le tendenze attuali e future, Charkin ha sottolineato che gli editori devono rimanere fermi nel loro ruolo fondamentale: mettere in contatto scrittori e lettori.

(Web editor: Zhou Eryou, Renato Lu)

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